Un pomeriggio lontano dal virtuale
News del 28, dicembre 2008
Ciao,
alla vigilia di Natale sono andato a trovare una cara zia di 86 anni. Le due ore trascorse da lei sono state piacevoli ma soprattutto non “virtuali”. Mi ha raccontato alcuni episodi del suo passato tra cui:
- un’epidemia che aveva colpito molti neonati/bambini nel padovano, penso negli anni 40. Le speranze che suo figlio si salvasse erano quasi nulle, ma fortunatamente il suo piccolo sopravvive (lei dice grazie alle preghiere). Da allora è rimasta devota a Sant’Antonio di Padova.
- mi racconta di quando non andava a catechismo per recarsi sotto una pianta e stare in compagnia del suo grande amore. Aveva solo 12 anni.
- Il ragazzino che poi diventa suo marito e padre dei loro figli….
- i lavori svolti nel corso degli anni svolti dalla cara zia….
- le piccole “furbate” per sopravvivere nei periodi di carestia del dopo guerra…..
Insomma mi racconta tutta una serie di capitoli della sua vita, con gli occhi pieni di luce e le parole piene di entusiasmo e di vita. Realizzo quanto possano dare le persone vere, i racconti veri a differenza di ciò che non può dare il mondo virtuale degli sms, email, facebook e/o quant’altro.
Il tutto mentre bevevo un caffè e gustavo una fetta di torta. Una di quelle torte che ricordano quelle fatte dalle nostre nonne. Una torta di forma non perfetta, un po’ rotta e crepata in superficie, soffice e semplice come le care e calde torte fatte in casa.
è stato proprio vero, concreto e vivo……un bel pomeriggio lontano dal virtuale.
GAETANO FAVARO
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